Giuliano Giamis
In ricordo del Professor Giuliano Giaimis
20 settembre 1953 – 25 dicembre 2011
Giuliano Giaimis, fondatore di Gruppo Accademia, è prematuramente venuto a mancare il 25 dicembre 2011.
In questa pagina desideriamo raccogliere e pubblicare i contributi di quanti lo hanno conosciuto e apprezzato.
“Con profondo dolore e commozione scrivo questa nota a ricordo del Professor Giaimis scomparso il giorno di Natale. Ho avuto il piacere di collaborare con il Professore dal 2005 e di raccoglierne l’eredità professionale, etica e morale attraverso il lavoro di Gruppo Accademia, che prosegue le attività secondo i suoi insegnamenti.
Ci ha lasciati troppo in fretta, ma sappiamo che ci accompagna quotidianamente e che finalmente riposa felice.
Ciao Giuliano” – Cristina Terribili
“Chi è per me il Professore…
“E’ uno che ha saputo guardare oltre l’apparenza e devo riconoscere che il mio apparire non era dei migliori!Spesso mi presentavo in tuta o con le scarpe sporche. Lui me lo faceva notare, ma senza giudizio, dandomi spunti di riflessione e senza mettere in discussione per questo la stima, mi sento di dire, reciproca. Pronto a trasmettere le sue conoscenze e a farmi mettere in gioco. Lo ricordo bene quando tra i banchi del tribunale mi strizzava sorridente o mi faceva cenni di complicità, e io mi sentivo importante…
Sempre pronto a parlare bene di me agli altri. Mi voleva bene, lo so. Stimatissimo in tutti gli ambienti dove ho potuto osservarlo al lavoro, tutti che pendevano dalle sue parole.
Ricordo il fiato grosso durante gli spostamenti a piedi. Gli improperi per le difficoltà di accesso o per le rampe di scale ai ponti del Laurentino
Ricordo quando lui con l’auto, io con il motorino mi seminava per le strade dell’ Eur a me sconosciute, per poi prendermi in giro e farsi due risate.
Ricordo il Babbo Natale che aveva nel suo studio. Ho sempre pensato che avesse una forte somiglianza con lui e …scherzo del destino… se n’è andato proprio nei giorni di Babbo Natale…
Ciao carissimo Professor Giaimis.” – Silvia Fratini
“Il 25 dicembre 2011, dopo una lunga e dolorosa malattia, ci ha lasciati Giuliano Giaimis, un caro amico e un membro del Comitato Scientifico dell’UPMAT. Giuliano Giaimis è stato uno dei primi neuropsichiatri estimatori e sostenitori della GdL. Nel 1981, insieme a Lucio Lombardo Radice e altri studiosi, presentò in libreria il mio primo lavoro. In quel tempo, quando l’integrazione possibile andava dimostrata in un rapporto tra Scuola e UTR (Unità Territoriale di Riabilitazione), realizzammo a Velletri un Progetto di Formazione aperto alle Famiglie, che terminò con una Mostra. Nella nostra amicizia, ciò che allora mi aiutò di più, come madre di Elvira che un luminare come Giovanni Bollea (maestro di Giaimis) aveva diagnosticato come caso di autismo, fu la sua considerazione per il mio approccio creativo con tutti i linguaggi. Giuliano mi invitò a due convegni appunto con il prof. Bollea, che nella sua ricerca valorizzava l’intuizione materna (contro le varie teorie dell’epoca sull’autismo che parlavano di ‘madri frigorifero’). Questo mi permise, agli albori della Psicomotricità, di formare con lui e altri i primi gruppi centrati sul Corpo con casi di autismo che, con i genitori in formazione diretta, sperimentavano le facoltà comunicative alternative nella ‘Globalità dei Linguaggi’. Era ormai questo un nostro credo comune: l’autismo è ‘un’occasione per farci interrogare sui tanti canali comunicativi vicarianti’che la cultura ambiente non valuta. Su questa base ci siamo impegnati in questi ultimi sei anni nella consulenza-ricerca svolta insieme all’ASS.SO.FA di Piacenza su casi con diagnosi di autismo grave, spesso con forme di auto- ed eterolesionismo. I risultati positivi nell’applicazione della GdL con la consulenza neuropsichiatrica di Giaimis sono stati presentati in vari Convegni, tra i quali il 14° Convegno Nazionale della GdL a Riccione (“.. e il Corpo di fece Parola”), e pubblicati nel N. 10 della Rivista Integrazione Globale al servizio della qualità. Di questi anni, al di là della condivisione sulla necessità di formare le famiglie e i contesti riabilitativi nell’ottica di un ‘Progetto Persona’ globale, ciò che conservo più profondamente è la visione poetica emozionale dell’handicap e della vita, che faceva scrivere a Giuliano “La poesia è un efficacissimo strumento di comunicazione: la sintesi a cui costringe, invece di ridurre la comprensibilità, la estende”. Così dell’Autismo si può dire che ci ha unito e ci unisce nel dar senso ai comportamenti insensati. Ciao Giuliano, continua a cercare con tutti noi l’Umanità. Anche se, come dicevi, “per raggiungere ciò dovremo compiere un forte atto di scelta e far nostra la preghiera dei Cavalieri della Tavola Rotonda che, oltre a giurarsi solidarietà ‘da fratello a fratello, con te nella vita e nella morte!’, chiedevano al Signore: -Dacci la capacità di capire il giusto, la volontà di affermarlo e la forza di perseguirlo!“ – Stefania Guerra Lisi
“Per me è un onore essere qui a poter scrivere qualcosa sul Professor Giaimis, perché per quanto il dolore della sua perdita sia grandissimo resta una gioia nel cuore per averlo conosciuto, per aver avuto la possibilità di farlo entrare nella mia vita. E vi garantisco che è entrato in maniera tale da lasciarne un segno, una traccia di quanto persone speciali come lui non hanno bisogno di azioni immense per entrare nella memoria di ognuno di noi..a lui è stato sufficiente aprire la sua “casa Gruppo Accademia” alla mia inesperienza, alle mie insicurezze.
I primi timori davanti a quest’uomo con la barba scomparvero con le sue prime battute, mantenendo costantemente il rispetto verso una grande professionalità ma soprattutto verso un grande cuore. Ricordo adesso con il sorriso il mio primo “errore” il suo primo ed unico rimprovero, ricordo il peso nel petto quando tornai a casa pensando di averlo deluso, e il sorriso che trovai la mattina seguente quando mi diede di nuovo fiducia. Una cosa è certa, in seguito ho commesso altri errori, ma QUELLO sicuramente mai più!
E’ una grande perdita, ma è stata sicuramente una enorme fortuna averlo conosciuto. Torna molto spesso nei miei ricordi e nei miei racconti è bello condividere un po’ di lui con chi non ha avuto la mia stessa fortuna. Grazie Prof.” – Valentina D’Intino
“La scelta di un giovane dipende dalla sua inclinazione, ma anche dalla fortuna di incontrare un grande maestro.’ (R.L.Montalcini).
Non trovo parole più appropriate per ciò che l’incontro con il prof. Giamis ha rappresentato nella mia vita su un piano professionale, e non solo.
Lo porto con me ogni volta che ripenso al mio tirocinio, alla mia formazione, alle chiacchierate, alle colazioni insieme, ai film raccontati come solo lui sapeva fare, alle dritte ed ai preziosi consigli che ho ricevuto.
E sorrido pensando a lui. E lo vedo accarezzarsi la barba mentre mi guarda sorridendomi.
Grazie di cuore Prof!” – Federica
“Quando penso al Professore automaticamente mi viene il sorriso sulle labbra, lo ricordo con infinito affetto, un GRAZIE particolare glielo devo di cuore, a lui che ai primissimi esordi della mia carriera mi ha saputa apprezzare in toto: prima di tutto come “piccola” pasticcera di Gruppo Accademia e, soprattutto, come “piccola” psicologa, senza mai svalutarmi, anzi, incoraggiandomi e motivandomi continuamente, facendo crescere in me la voglia di scoprire sempre di più sulla mente umana.
Un abbraccio dolcissimo caro Professore” – Martolina